La scorsa settimana il Consiglio Europeo ha approvato in via definitiva il nuovo Regolamento TEN-T che ridefinisce la mappa delle grandi Reti di Trasporto Europee, e con essa le misure per implementare i principali progetti transeuropei di trasporto entro il 2030. L’obiettivo condiviso dai Paesi dell’UE è quello di eliminare i colli di bottiglia e creare i collegamenti di trasporto mancanti nella rete continentale. Il testo aggiorna il Regolamento 1315 del 2013 con l’obiettivo di sviluppare un piano europeo per una rete di ferrovie, strade, vie navigabili interne e rotte marittime a corto raggio collegate attraverso porti e terminali intermodali in tutta l’Unione. Nel documento si legge anche che questi dovranno essere completati entro la fine del 2030, al fine di garantire una rete globale entro la fine del 2050.
Le attuali reti TEN-T comprendono molti collegamenti transeuropei, tra cui la “Rail Baltica”, il tunnel di base del Brennero, e la linea ferroviaria ad alta velocità Lisbona-Madrid, ed ha l’intento di potenziare questi corridoi e rendere il trasporto merci e passeggeri sempre più efficiente, ottimizzandone non solo i costi, ma anche la velocità, la sostenibilità e la connessione tra gli stati membri. I corridoi europei che interessano la nostra penisola sono oggi 5: lo Scandinavo-Mediterraneo, che attraversa l’Europa da nord a sud; il Corridoio Mediterraneo, che taglia il continente in orizzontale e dalla Spagna arriva in Ucraina; il Corridoio Mare del Nord-Reno-Mediterraneo, che unisce Genova ai Porti del Nord Europa; il Corridoio Baltico-Adriatico, dalla Polonia alla dorsale Adriatica fino a Bari ed il nuovo Corridoio dei Balcani Occidentali, cui l’Italia è connessa a nord, dalla sezione “Trieste-Lubiana” e a sud, con la nuova tratta “Bari-Durazzo-Skopje-Sofia”.
Il nuovo Regolamento tratta anche il tema delle aree di sosta sicure e certificate per gli autotrasportatori. Lungo l’intera rete stradale “core” e in quella “comprehensive” della TEN-T dovrà essere presente un’area di sosta che risponda a queste specifiche caratteristiche, almeno ogni 150 chilometri.
Inoltre, altra novità interessante riguarda i piani di mobilità urbana sostenibile (PUMS) per promuovere la mobilità a zero e a basse emissioni in ambito cittadino. Entro il 2027 tutte le 424 grandi città situate lungo la rete TEN-T dovranno sviluppare un piano che comprenda obiettivi, traguardi e indicatori alla base delle prestazioni attuali e future del sistema di trasporto urbano.
Oggi sempre di più occorre sviluppare connessioni efficienti, veloci, funzionali e strategiche che mettano in connessione tra loro i paesi dell’Unione e snelliscano le procedure burocratiche che appesantiscono e rallentano oggi ogni processo. L’obiettivo finale è quello di favorire e incentivare l’uso di forme di trasporto più sostenibili e migliorare la multimodalità, costruendo quindi una rete di trasporti performante ed efficiente che possa garantire una connettività sostenibile in tutta Europa senza interruzioni fisiche ne colli di bottiglia.
La relatrice Barbara Thaler (PPE, AT) ha detto: “Il regolamento consentirà al trasporto ferroviario di competere con il trasporto su strada, se verrà attuato come previsto. È ora responsabilità della Commissione assicurarsi che gli Stati membri adempiano ai loro doveri ed esercitare la necessaria pressione su di loro se non agiscono di conseguenza.”
Il relatore Dominique Riquet (Renew, FR) ha aggiunto: “Le nuove regole rafforzeranno le prestazioni, l’accessibilità, la sicurezza e la resilienza delle nostre infrastrutture, che sono un elemento chiave della nostra sovranità. Inoltre, contribuiranno a incoraggiare gli europei a viaggiare e a rendere la nostra economia più competitiva.”
Green Logistics Expo ha sempre incentivato connessioni e sistemi di trasporto che siano sia funzionali che attente all’ambiente per ottimizzare il trasporto merci e tutelare la sostenibilità ambientale. Gli obiettivi della fiera, infatti, sono chiari e trovano riscontro anche nelle nuove direttive europee in merito al trasporto merci.