DP World e UE finanziano l’espansione del porto di Costanza e lo sviluppo di un terminal logistico in Transilvania. La società terminalista degli Emirati Arabi Uniti prosegue nella politica di investimenti sulle infrastrutture che gestisce in Europa
Con la guerra in Ucraina in corso, il porto rumeno di Costanza, affacciato sul Mar Nero, ha aumentato sensibilmente il volume dei traffici commerciali, rappresentando un’immediata alternativa agli hub come quello di Odessa e di altre città coinvolte nel conflitto. Anche per questioni strategiche, dunque, L’Unione europea ha stanziato oltre 31 milioni di euro per finanziare un investimento che renderà il porto di Costanza uno snodo multimodale chiave per le merci in entrata e in uscita dall’Europa. Contribuiscono all’iniziativa anche il governo rumeno (con 5,5 milioni di euro messi a disposizione dal ministero dei Trasporti di Bucarest) e, soprattutto, DB World (Dubai Ports World), operatore dello scalo sul Mar Nero dal 2003, che sovvenziona il piano di sviluppo con quasi 15 milioni di euro.
Il progetto della società terminalista degli Emirati Arabi Uniti, che ha una concessione per la gestione del CTST (Constanta South Container Terminal) fino al 2049, prevede di sviluppare un nuovo terminal Ro-Ro a Costanza e un terminal logistico intermodale strada-rotaia ad Aiud, nel distretto di Alba, che si trova nella regione della Transilvania. Come risultato, si dovrebbe ottenere un aumento del flusso di merci di oltre un milione di tonnellate all’anno.
Durante l’ultimo anno la società emiratina ha avviato progetti di sviluppo in 6 dei suoi 11 principali terminal nel Vecchio continente: Anversa (Belgio), Novi Sad (Serbia), Yarimca (Turchia) e Londra (Regno Unito); oltre ai sopra citati hub di Costanza e Aiud.
Per quanto riguarda l’Antwerp Gateway, l’investimento di DP World ammonta a circa 200 milioni di euro, stanziati con l’obiettivo di aumentare la capacità del terminal e di ridurre le emissioni nocive.
Equivalgono, invece, a 300 milioni di sterline i fondi messi a disposizione per realizzare il quarto ormeggio al London Gateway, situato nel distretto di Thurrock, dove prima sorgeva la raffineria della Shell, espansione concepita per poter accogliere le portacontainer di più grandi dimensioni.
Una parte degli investimenti, inoltre, è destinata alla digitalizzazione di tutte queste infrastrutture, prevedendo l’implementazione di nuove tecnologie come le soluzioni IoT (Internet of Things) e i moderni sistemi operativi dei terminal. Innovazioni che aumenteranno ulteriormente la capacità automatizzando e snellendo le operazioni all’interno di ciascun porto.