Fonte Ship2Shore 25.10.24
In Germania uno sciopero di 6 giorni sta bloccando il trasporto ferroviario merci causando blocchi e disagi in tutta Europa.
Il braccio di ferro tra il sindacato GDL e le Deutsche Bahn è di ordine contrattuale: da una parte il sindacato dei macchinisti vuole un aumento di 550 euro mensili, una compensazione per l’aumento dell’inflazione e la riduzione immediata dell’orario di lavoro da 38 a 35 ore settimanali per i turnisti.
Dall’altra parte, DB è disposta ad arrivare ad aumenti molto più bassi e a nessuna diminuzione delle ore lavorate, anche alla luce del fatto che l’azienda è a corto di personale e non riuscirebbe a coprire i servizi.
Lo sciopero, che durerà fino alle ore 18 di lunedì 29 gennaio, segue le altre astensioni avvenute a dicembre e a inizio gennaio che non hanno sortito gli effetti sperati per GDL.
Una nota della ERFA – l’Associazione europea del trasporto ferroviario merci – spiega che “a nostro avviso lo sciopero di 6 giorni è del tutto sproporzionato e avrà a sua volta un impatto significativo sul trasporto ferroviario merci. Ciò avviene in un momento in cui il settore, in Germania, si trova già in una situazione molto critica a causa dei gravi problemi infrastrutturali”.
ERFA sottolinea anche come questa lunga astensione stia perturbando e interrompendo importanti corridoi del trasporto merci, come quello Reno-Alpi tra Rotterdam e Milano, “causando gravi danni finanziari alle imprese ferroviarie private, provocando una grave battuta d’arresto e una perdita di fiducia nella politica di delocalizzazione da parte dei clienti”.
Ciò che preoccupa l’associazione è anche che lo sciopero sia colpendo anche le aziende ferroviarie private concorrenti di Deutsche Bahn, che in Germania detengono una quota di mercato del 60% che nella UE scende al 50%.
Il punto è che questi privati, che teoricamente potrebbero garantire il funzionamento delle catene di approvvigionamento europee e continuare a portare avanti la politica di trasferimento modale rispettosa del clima, non possono far circolare i loro treni finché il personale DB non gestirà le cabine di manovra.
Il segretario generale ERFA, Conor Feighan, ha sottolineato come lo sciopero dei macchinisti abbia ripercussioni in tutta Europa.
“Qualsiasi blocco dei treni merci sulla rete tedesca sarà avvertito fortemente oltre i confini della Germania, dato che oltre il 50% del trasporto cargo su rotaia attraversa almeno un confine nazionale. Ciò significa che, in virtù della centralità geografica del paese, le azioni di sciopero avranno un impatto sia a livello nazionale che internazionale su imprese che non sono parti nelle controversie in corso”.
ERFA lancia inoltre un appello urgente a entrambe le parti in conflitto affinché facciano “tutto quanto in loro potere per garantire che le attività delle ferrovie concorrenti non vengano compromesse”.
La GDL è invitata a limitare lo sciopero solo ai macchinisti delle DB e a fare in modo che almeno i treni delle ferrovie concorrenti possano servire i principali corridoi.