L’interporto d’Abruzzo, in-land terminal di ultima generazione che ha completato il network degli interporti di rilevanza nazionale, conferma le proprie linee di sviluppo e di investimento messi in atto negli ultimi anni.
Si delinea per il prossimo futuro il profilo di una struttura organizzativa impegnata ad aumentare la propria dotazione infrastrutturale, per offrire un’adeguata risposta alla crescente domanda di trasporto ferroviario e di logistica intermodale.
L’IDA, posizionato nel crocevia degli assi nord-sud ed est-ovest, terminalizza e movimenta oltre 1000 treni cargo l’anno per un totale di 80.000 teus che transitano per il polo logistico abruzzese, con un positivo trend di crescita dei volumi.
Volumi destinati ad aumentare con la funzionalizzazione del primo lotto di velocizzazione della linea Pescara-Roma e lo sviluppo dell’alta capacità del collegamento trasversale tra i due mari.
Nell’ottica del potenziamento delle infrastrutture di IDA, il principale intervento di sviluppo consiste nella realizzazione di un fascio e di una banchina lunghi 750 mt (standard europeo di lunghezza dei cargo ferroviari) e di un nuovo terminal per il tramaco delle merci convezionali.
Contestualmente è previsto il completamento di una serie di interventi di implementazione della rete viabilistica a servizio della nuova infrastruttura e l’urbanizzazione, con nuove area dedicate al parcheggio dei rotabili stradali, della pseudo rotonda da cui si snoda la viabilità interna. Un parcheggio sicuro con decine di stalli per la sosta ed il parcheggio dei mezzi pesanti che rispecchierà i più recenti standard europei in tema di sicurezza.
Infine interventi per il potenziamento della suite informatica per estendere la copertura delle aree sottoposte a video-sorveglianza e la dematerializzazione ed informatizzazione di attività di controllo effettuate sui treni cargo terminalizzati.
Obiettivo finale di questi investimenti è promuovere l’integrazione fra la rete ferroviaria, la rete autostradale e viabilistica, gli interporti ed i porti, condizione necessaria per ottenere la massima sinergia nella logistica del trasporto delle merci in un’ottica di sostenibilità ambientale ed in linea con il perseguimento degli obiettivi comunitari per la diversione modale.
Le nuove opere daranno un’ulteriore impulso allo sviluppo dell’interoperabilità modale e quindi alla transizione ecologica del trasporto, andando a rendere più competitivo il sistema produttivo-distributivo del centro Italia, chiamato a competere su scala globale.
In sintesi gli interventi consentiranno di aumentare la capacità complessiva del sistema organico interportuale, con l’ambizioso obiettivo di accogliere l’incremento di domanda che si attende per i prossimi anni.
È legittimo auspicare che IDA diventerà il polo logistico in grado di avvicinare tutto, con il claim ‘Dal centro dell’Italia….al Centro dell’Europa’ con benefici in termini di sviluppo e di sostenibilità socio-ambientale per la collettività della Val Pescara, dell’Abruzzo e di altre aree contermini.